Grafite nera e carboncino su carta
50×70 cm
2014
Collezione privata
Storia
Dopo anni di libero disegno, di studio dei classici, e di esercitazioni, Manuel apre con quest’opera la porta del suo universo.
Frequenta il liceo artistico quando un professore propone agli studenti di realizzare una copia dal vero della modella, Rosetta, e di reinterpretarla in seguito ispirandosi ad un artista a piacimento.
Manuel si rifiuta di basarsi su un artista già vivente, e decide così di intraprendere un percorso proprio, alla ricerca di una visione personale.
Rosetta, come una modella,
Rosetta, come una sonda spaziale,
Rosetta, come la stele,
uno specchio dimensionale che riflette diverse dimensioni dell’essere.
La composizione originale prevedeva la donna, seduta, in una posizione rilassata e meditativa, appoggiata ad un tavolo bianco, di ferro battuto, costruito assecondando motivi spiraliformi. La donna teneva la testa adagiata a una mano, nell’altra una rosa. Un vaso sul tavolo.
Nell’elaborare il tema, la visione di Manuel ha preso forma quasi per gioco, eppure lo ha trasportato in un viaggio di cui neanche lui conosceva l’entità. Il corpo di lei e gli oggetti hanno iniziato a deformarsi, a fluidificarsi, ma non secondo caos… seguendo un principio armonico: il magnetismo di un’onda cosmica.
L’artista, come un catalizzatore di forze cosmiche, traspone su carta le intuizioni giunte da regni remoti. Grazie al cammino del suo segno si dischiudono pieghe dell’essere che in un distratto vivere quotidiano passerebbero inosservate. Rivela:
“Con le palpebre fluttuanti, nell’aria si crea un terzo occhio. Riempio il vuoto con una pupilla. La pupilla diventa un pianeta. Ad occhi chiusi, Rosetta vede tutto.”
“I corpi non stanno mai in se stessi. Anche i muri, nonostante paiano immobili, sono in movimento. Li vedi immobili, ma stanno ondeggiando.”
“L’essere umano è ciò che separa il silenzio dal suono, la luce dal buio, il pieno dal vuoto… Il nero dal bianco.”
[…]
“Ovviamente è solo un gioco.”
(Scritto nel Febbraio 2024)
O 1 – 1 O – 1 O – O 1
Apparizioni
2020, IMMATERIA, Anisé Art Gallery, Bergamo
Collocazione
Collezione privata